IL PAESE DI CUCCAGNA
mancherebbe la forza di fare un passo. Ah povera signorina, e pensare che il padre l'avrebbe potuta maritare se avesse voluto! - E con chi? Perché non
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dalla sua fortuna. Ah no, egli non potea sognare per il pallido volto di giglio di Bianca Maria Cavalcanti: troppa gente intorno a lui si ammalava di tifo
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, per portar via. Ah l'Intendente era stato anche preciso, nella sua crudeltà! Per mercoledì ci voleva il versamento totale di tutto quello che si
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domanda. - Deve venire una comitiva di giovanotti, verso mezzogiorno, eh? - Sissignora. - Ci sta un certo Farfariello? Così mi pare. - Ah! - disse ella
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fialetta di cognac, he heportava sempre addosso. - Ah non ne avrò la forza, cavaliere mio, - disse l'altro fiochissimamente. - Mi hanno ammazzato
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arrivava la sua creaturina e che le metteva un sorriso nell'anima, si rattristava. Ah non questo aveva sognato, di ritornare a bottega, ogni giorno
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che ficcarsi le mani nelle tasche della logora giacchetta, e abbassare il capo sul petto. Ah fu un'estate indiavolata, un vero castigo di Dio; per
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dà lo sfratto. Gli ho da dare trenta lire: ma gliene potessi dare almeno dieci! Ah se mi faceste questa carità, voi! - Tu sei pazza, figlia mia
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addensava. - Che le dovevo domandare? - ripetè lei, sempre più smarrita. - Ah, tu fingi di non capire? - gridò lui, già furioso - Tutte così queste donne
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morto. Ah non l'avrebbe più aspettata sulla porta del suo basso seduto sullo scalino, mangiando un pezzo di pane, il povero piccolo Peppiniello, che
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natura. Ah in questi minuti di angoscia, egli si sentiva così debole, così antico, così consumato, organismo senza vitalità, lampada senz'olio: e
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. Ah, Bianca Maria rammentava, rammentava il volto di sua madre, morente così, fatta terrea da un pensiero roditore, inconsolabile, di dover morire
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. - Ci ho un quarantanove secondo, he è un amore, marchese! - mormorò l'appassionato, per non farsi udire. - Ah! e che altro? - Ventisette, lo sapete, è
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ricchissimo, infine, il compare della piccola Agnesina Fragalà, un riccone senza figli. Ah, ne avevano avuto, dei figli, lui e la sua pallida moglie
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dieci soldi per mangiare, - continuò il lustrino, - e chi mi dice niente? Ah, io non l'ho voluta prendere, la moglie, io! Avevo la passione della
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e di speranza. Ah! no, non aveva paura, egli, della solitudine e della notte e dei piccoli rumori dei vecchi mobili, dei vecchi soffitti
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per le botteghe, dove si andavano a riempire di confetti, di chicche, di dolci, di mandorle torrefatte. Ah il lavoro, il lavoro che vi era, sempre più
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Raffaele bestemmiava e minacciava. Ah! non potette resistere al tumulto delle voci irose e schiuse nuovamente la porta, gridando, supplicando: - Raffaele
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, che egli doveva salvare l'amor suo, niente altro. Ah, sì, egli doveva strappar subito dagli artigli di quel pazzo, la povera creatura innocente a cui
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